at the kitchen table, while J is writing a crime story
E cosí e arrivato il momento in cui, per motivi logici e inevitabili, la creativitá si é scontrata con la fatica. E l'ispirazione é andata contro quelli che sono i doveri di una routine che pesa sulle spalle, ogni giorno...finché ci si ferma a pensarla diversa, inventarla e provare...provare ad amarla.
Ho osservato questa citta' in silenzio per molto tempo. Tutto ció che avevo erano il mio blog scritto male e in fretta e qualche pagina di un diario cartaceo che e' piu' una raccolta di sogni e di ossessioni che altro. Ora, come dice mia madre, non mi si chiede altro che fare quello che ho fatto tutta la vita, scrivere.
I miei voti delle prime bozze promettono bene, ma io ho paura. Questo capitolo di vita, che non vedo l'ora di finire sta diventando anche una roccia a cui mi voglio aggrappare con le unghie. Facendo in modo che le cose siano fatte bene. facendo in modo che tutto vada come lo avevo immaginato. Come l'artista che mentre scolpisce la pietra si infuria contro di essa, quando sembra che non parli. E come lui con dolori fisici e ansie notturne mi chiedo che cosa puo' rendere reale l'immagine cosi' perfetta che e' nella mia mente. E so che é solo una prova, che é l'ennesimo voto di cui nemmeno mi importa troppo...che ció che mi importa di piú é di non deludere me stessa, durante questo viaggio dentro di me, un viaggio fatto di solitudine e dissapori con le mie stesse emozioni.
E' che a volte mi sembra che quest'immagine si stia sbiadendo, e che piu' il traguardo e vicino piú mi rendo conto che non avevo immaginato nulla che venisse dopo.
Non ho paura di come andrá. Ho paura della sensazione di vuoto che proveró quando tutto questo sará lontano da me. Per la prima volta, il cambiamento che mi é solitamente cosí amico, quella grandiosa sensazione dello scivolare via dalla vecchia pelle e il lavoro amoroso del farne crescere una nuova...per una volta questa dolce attesa mi spaventa.
Osservo questa citta' in silenzio ed ora...ora che mi e' stato chiesto di scrivere di lei, ho solo storie tristi nella mente.
E mi chiedo se sia un personaggio che Londra non ama..o se questa cittá si stia veramente prendendo tutto di me.
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